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Verbali n. 2 e 3 Selezione Revisore Prog…
23-04-2024 Hits:263 Avvisi Super User
Esito selezione Revisore Indipendente Prog-4 FAMI NOAH
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23-04-2024 Hits:223 Avvisi Super User
Esito selezione PROG-4 NOAH
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22-04-2024 Hits:179 Avvisi Super User
La fase di valutazione del colloquio delibera che sarà effettuata nella giornata del 23 aprile 2024 alle ore 11,00 presso la sede amministrativa della Novass in Viale Salerno 168 a...
Leggi tuttoVERBALE N. 1 DI SELEZIONE DI ESPERTO LEG…
22-04-2024 Hits:179 Avvisi Super User
La fase di valutazione del colloquio sarà effettuata nella giornata del 23 aprile 2024 alle ore 10,00 presso la sede amministrativa della Novass in Viale Salerno 168 a Policoro (MT) 75025
Leggi tuttoAVVISO SELEZIONE REVISORE CONTABILE
10-04-2024 Hits:229 Avvisi Super User
AVVISO PER LA SELEZIONE DI ESPERTO LEGALE per l’attuazione del progetto “NOAH - IL VALORE DELL'ACCOGLIENZA”, ai sensi dell’Avviso pubblico FAMI “O.S. 1 - Asilo. h) Potenziamento dei servizi a...
Leggi tuttoAVVISO SELEZIONE ESPERTO LEGALE
10-04-2024 Hits:276 Avvisi Super User
AVVISO PER LA SELEZIONE DI ESPERTO LEGALE per l’attuazione del progetto “NOAH - IL VALORE DELL'ACCOGLIENZA”, ai sensi dell’Avviso pubblico FAMI “O.S. 1 - Asilo. h) Potenziamento dei servizi a favore dei...
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Udito e cervello «collaborano» per ascoltare i discorsi
Avere un “buon orecchio” non basta per ascoltare un discorso: anche il cervello svolge la sua parte. L'attivazione delle onde cerebrali “alfa” influenza, infatti, la comprensione delle parole in presenza di rumori di fondo. Ad affermarlo, in uno studio pubblicato su The Journal of Neuroscience, sono i ricercatori del Max Planck Institute for Cognitive and Brain Sciences di Leipzig (Germania), guidati da Malte Wöstmann, secondo cui adattare gliapparecchi acustici all'attività cerebrale del paziente potrebbe aiutarlo a comprendere meglio i discorsi, anche in presenza di condizioni acustiche alterate. | |
Anziani: quando l'età avanza, la necessità di proteine raddoppia
Gli anziani necessitano di una razione giornaliera doppia di proteine rispetto alla dose giornaliera raccomandata. A suggerirlo, in uno studio pubblicato sulla rivista American Journal of Physiology—Endocrinology and Metabolism, sono i ricercatori della University of Arkansas for Medical Sciences di Little Rock (Usa), secondo cui non conta come sia distribuito il consumo di proteine nell'arco della giornata, ciò che importa è aumentarne la quantità per poter conservare un'adeguata massa muscolare.
Essere nonni: istruzioni per l'uso
A volte i nonni si comportano come genitori. Ecco questo e altri errori comuni da evitare
C'è chi dice che la vita inizi a 60 anni. Di certo al giorno d'oggi invecchiare non significa procedere inesorabilmente verso il declino fisico e psicologico, anzi, durante la terza età è possibile vivere ancora nuove esperienze, primo fra tutte il nuovo ruolo di nonni. Purtroppo, però, si può cadere in un banale errore: comportarsi con i propri nipoti come se fossero i propri figli e, di conseguenza, creare tensioni con i figli che finiscono per vedersi esautorati nel loro ruolo di genitori o, viceversa, per approfittarsi della disponibilità dei nonni per scaricare un po' del peso delle responsabilità che derivano dall'essere genitore.
“Invecchiare è un privilegio e una meta della società. E’ anche una sfida, che ha un impatto su tutti gli aspetti della società del XXI secolo.”
E’ uno dei messaggi proposti dall’Organizzazione mondiale della sanità sul tema della salute degli anziani. Un argomento che acquista sempre maggiore importanza in una società, come la nostra, che sta vivendo una sorta di ‘rivoluzione demografica’: nel 2000, nel mondo c’erano circa 600 milioni di persone con più di 60 anni, nel 2025 ce ne saranno 1,2 miliardi e 2 miliardi nel 2050. Inoltre le donne vivono più a lungo degli uomini virtualmente in tutte le società. Di conseguenza nella fascia di popolazione molto anziana il rapporto fra donne e uomini è di 2 a 1.
Meno antibiotici ma troppi antidolorifici: così gli italiani si curano con i farmaci
L'ultimo Rapporto Osmed porta alla luce quello che sembra essere un vero e proprio abuso di oppioidi fra gli anziani
Meno antibiotici e più antidolorifici: è questo il nuovo trend degli italiani in quanto a consumo di farmaci. A svelarlo è l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) con il Rapporto Osmed relativo all'uso dei farmaci nella popolazione generale nei primi 9 mesi dell'anno appena trascorso. La top 5 dei farmaci più consumati vede confermarsi al primo posto quelli per le patologie cardiovascolari, seguiti dai farmaci per l'apparato gastrointestinale e metabolismo, da quelli per le patologie del sangue, da quelli per il sistema nervoso (fra cui spiccano gli antidepressivi) e da quelli per il sistema respiratorio (antiasmatici primi fra tutti). Se ci si sofferma, invece, sulla spesa pubblica il primo posto della classifica è occupato dagli antitumorali e i farmaci per il sangue slittano al quinto posto. Da parte loro, gli antibiotici registrano una riduzione sia al consumo (-4%) che a livello di spesa (-3,8%). Le Regioni più virtuose sono la Liguria (dove è stata registrata una riduzione dei consumi pari al 7,8%), la Toscana (-7%) e la Provincia Autonoma di Bolzano (-6,8%); Campania, Puglia e Calabria sono invece le Regioni d'Italia caratterizzate dal consumo più elevato di questi farmaci.